La casa passiva:
la sfida dell'architettura sostenibile
La casa passiva, o Passivhaus, nasce nel 1988 dalla visione di due professori universitari, il tedesco Feist e lo svedese Adamson. I due studiosi avevano immaginato un edificio che potesse sfruttare l’energia solare in ogni stagione. Nel 1991 realizzarono il primo esempio di quattro villette a schiera “passive” nella località di Darmstadt-Kranichstein, in Germania. Il progetto riscosse un successo straordinario, attirando l’interesse di ingegneri e architetti di tutto il mondo che volevano importare in patria questa idea rivoluzionaria.
Il concetto di casa passiva e il modello di bioedilizia che lo accompagna si sono affermati anche in Italia da diversi decenni.
“La casa passiva è un'idea di architettura che rispetta l'ambiente e il benessere delle persone”.

L’isolamento delle pareti è essenziale per mantenere la temperatura ideale all’interno della casa, sia in inverno che in estate. Questo isolamento è rinforzato dagli infissi termici, che hanno una duplice funzione: da un lato, aumentano la coibentazione dell’edificio, dall’altro, lasciano entrare i raggi solari, contribuendo a riscaldare la casa durante i mesi freddi.
La ventilazione controllata è l’ultimo tassello di questo puzzle. Una soluzione che permette una circolazione dell’aria costante e pulita, senza perdite significative di calore o freschezza. Il risultato è una temperatura uniforme nelle diverse stanze della casa e un notevole risparmio energetico.
In sintesi, la casa passiva sfrutta queste tre componenti in modo armonico per creare un ambiente confortevole, energeticamente efficiente e sostenibile.

Livello elevato di coibentazione termica ottimizzato in ogni stagione e località.

Telai delle finestre ben coibentati con tripli vetri basso emissivi (doppi nel sud Italia)

L’assenza di ponti termici è una delle più efficienti misure di risparmio in termini di costi ed energia.

Con un involucro dell’edificio a tenuta dell’aria, si riduce il rischio di danni strutturali.

Aria sempre pulita, ridotte dispersioni termiche e recupero del calore ad alta efficienza energetica.

Livello elevato di coibentazione termica ottimizzato in ogni stagione e località.

Telai delle finestre ben coibentati con tripli vetri basso emissivi (doppi nel sud Italia)

L’assenza di ponti termici è una delle più efficienti misure di risparmio in termini di costi ed energia.

Con un involucro dell’edificio a tenuta dell’aria, si riduce il rischio di danni strutturali.

Aria sempre pulita, ridotte dispersioni termiche e recupero del calore ad alta efficienza energetica.
PERCHÉ SCEGLIERE UNA CASA PASSIVA

1. Utilizzo dei materiali naturali
2. Materiali riciclabili
3. Materiali certificati


1. Tempi di costruzione ridotti
2. Notevole risparmio energetico
3. Certezza nei costi


1. Elevato comfort abitativo
2. Resistenza incendi
3. Proprietà antisismiche


1. Utilizzo dei materiali naturali
2. Materiali riciclabili
3. Materiali certificati


1. Tempi di costruzione ridotti
2. Notevole risparmio energetico
3. Certezza nei costi


1. Elevato comfort abitativo
2. Resistenza incendi
3. Proprietà antisismiche

Cosa differenzia FATA dalle costruzioni tradizionali?
Una casa passiva in legno FATA, rispetto a una casa costruita con i metodi tradizionali, offre dei benefici sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico. Una scelta intelligente e sostenibile, che garantisce comfort, sicurezza ed efficienza energetica, rispettando l’ambiente e le persone.

Parliamone insieme
la tua casa passiva